Settembre in soggettiva

Cambio continuamente registro: Ciao, salve, buongiorno. Ora sono confidenziale, ora sono più distaccata, ora sono diretta, ora sono vaga.
Premo mela+T in maniera compulsiva e apro schede su schede di cose che non sempre poi leggerò. Schede che una accanto all’altra non hanno niente in comune.
Cambio modo di vestire, ora converse e shorts, poi abito nero e capelli sciolti, almeno ho un fiocco rosso a farmi mantenere i piedi alla mia terra.
Guardo foto e immagino come potrebbe essere sapendo che poi comunque ci sarà sempre qualcosa che non andrà, una cucina dentro un armadio, la padrona di casa nella porta accanto. Ma tanto prima di addormentarmi penso sempre allo stesso posto e nonostante l’armadio pieno – che in potenza ho durante questi pensieri – sono sempre vestita allo stesso modo. Come normalmente mi vestirei. Solo con le gambe un po’ più snelle e con meno cose comprate da Zara ma in negozi che so anche dove sono e dove sarei di casa ma discreta.
Aggiorno pagine che restano uguali e apro mail che non mi interessano, leggo meno di quanto vorrei. Ieri sera per la prima volta ho avuto freddo e l’altro giorno non ho asciugato i capelli al sole. L’estate è durata dieci minuti e ho indossato meno vestiti di quanto avevo programmato.